Lasciare Córdoba non è stato semplice, ma la strada che mi riportava verso sud aveva un sapore particolare. Era un piccolo strappo alla tabella di marcia, un ritorno verso il caldo andaluso solo per rispettare le prenotazioni fissate da tempo: la Cattedrale, la Giralda, e l’Alcázar di Siviglia mi aspettavano proprio in quel giorno. Qualche chilometro in più, è vero, ma quando si viaggia così, guidati prima dal cuore che dalla mappa, tutto acquista un senso.
E infatti, appena arrivato a Siviglia, ho capito subito che ne sarebbe valsa la pena.

Siviglia: una città che ti travolge con la sua bellezza
Siviglia ha un’energia diversa dalle altre città dell’Andalusia.
È elegante e intensa, luminosa e passionale, antica e moderna allo stesso tempo. Le sue piazze ampie, le palme altissime, l’aria calda che porta l’odore degli agrumi e dei tapas bar… tutto sembra invitarti a rallentare e a goderti ogni dettaglio.

La Cattedrale e la salita alla Giralda: un panorama che toglie il fiato
La Cattedrale di Siviglia è immensa, quasi sovrannaturale nelle proporzioni. Camminare all’interno è come attraversare un monumento costruito per sfidare il tempo. Ma il momento più emozionante arriva quando si inizia la salita verso la Giralda, la torre simbolo della città.

Non ci sono scalini, ma una serie di rampe che salgono dolcemente, proprio come furono pensate secoli fa, per permettere al muezzin di salire a cavallo.
E mentre sali, piano piano, la città si apre sotto di te.

Arrivare in cima è uno di quei momenti che fanno stringere il cuore: Siviglia appare enorme, bianca, solare, un tappeto di tetti e campanili che si estende fino all’orizzonte. Ti viene voglia di restare lassù, come sospeso, a guardare il mondo da una prospettiva privilegiata. Uno spettacolo vero.

L’Alcázar: giardini che sembrano sussurrare
La visita all’Alcázar è un viaggio dentro un sogno fatto di geometrie moresche, sale decorate, fontane che brillano al sole e giardini che sembrano infiniti. È uno di quei luoghi dove la storia non si racconta: si vede, si respira.
Camminare tra gli aranci, le gallerie verdi e i cortili silenziosi è come entrare in un’Andalusia più intima, più autentica.

Le “Setas de Sevilla”: l’Andalusia moderna che sorprende
Dopo tanta storia, Siviglia sa stupire anche con la sua parte più contemporanea. Le Setas de Sevilla, con la loro struttura ondulata che si innalza come un gigantesco fungo di legno, sono un omaggio al design moderno.
Salire in cima e percorrere le passerelle è come vedere la città da un’altra prospettiva: più dinamica, più giovane, quasi futuristica.

Anche qui, il panorama è una carezza allo sguardo. Siviglia sembra cambiare volto ad ogni altezza, e ogni punto panoramico racconta una storia diversa.

Il flamenco: l’anima viva di Siviglia
La giornata non poteva concludersi meglio: ho assistito a un autentico spettacolo di flamenco.
Non è solo musica e ballo: è energia pura, è passione che diventa movimento, è dolore, orgoglio, gioia, grinta, tutto insieme.
La chitarra che vibra, le mani che battono, i piedi che colpiscono il pavimento come un cuore che accelera… Ti entra dentro. È uno dei momenti in cui capisci davvero l’essenza dell’Andalusia.

Una città da vivere con il cuore
Siviglia non è una città che semplicemente si visita: si sente, si vive sulla pelle.
Tra la Cattedrale, la Giralda, i giardini dell’Alcázar, le Setas e il flamenco, mi ha regalato una giornata intensa, piena di bellezza e di emozioni.
Cordoba mi aveva già conquistato, ma Siviglia ha aggiunto un altro tassello prezioso a questo viaggio.
