Mazzarrone è un piccolo comune della provincia di Catania. Ha appena 4000 abitanti ed è situata a circa 300 metri sul livello del mare. Il territorio di Mazzarrone ha sempre avuto una connotazione prettamente rurale ed una vocazione produttiva incentrata sulla viticoltura. Proprio grazie alla sempre più ricca e prospera produzione di uva da tavola, in particolare, Mazzarrone è divenuto un grosso centro di produzione di uva da tavola, conquistando anche il marchio I.G.P.. Importante è anche la coltivazione del frumento, che cresce copioso nelle campagne intorno al centro abitato e sembra proprio che il nome della città derivi proprio dal frumento: Maz in greco vuol dire spiga.
Semplicità e nobiltà
Ci sono luoghi in Sicilia che non gridano la loro bellezza, la sussurrano. Mazzarrone è uno di questi: un piccolo centro del Calatino, nel cuore della provincia di Catania, che ha costruito la propria identità attorno a un frutto semplice e nobile, l’uva da tavola, diventata qui una vera e propria bandiera.
A Mazzarrone la campagna non è soltanto sfondo, è protagonista assoluta. Le distese di vigneti coperti da teli bianchi riflettono la luce come un immenso mare lattiginoso che ondeggia tra le colline. In estate, quando l’aria profuma di terra calda e di zucchero, il paese sembra vivere in un rito collettivo: il risveglio all’alba, la raccolta, la selezione dei grappoli perfetti, il tintinnio delle cassette caricate sui camion. Ogni famiglia, in un modo o nell’altro, ha un legame con l’uva: chi la coltiva, chi la lavora, chi la trasforma in eccellenze che varcano i confini dell’isola.
Non solo agricoltura
Ma Mazzarrone non è solo agricoltura. Passeggiando per il centro si avverte un senso di comunità autentica, quella che si ritrova nelle feste patronali, nella semplicità dei bar di paese, nei sorrisi che sanno ancora di genuino. Qui la Sicilia sembra rallentare, prendere fiato, concedersi il lusso di vivere ancora con ritmi umani.
Il paesaggio è fatto di colline morbide, di strade che serpeggiano tra ulivi e mandorli, di tramonti arancioni che incendiano il cielo. Basta spostarsi poco fuori dal centro per ritrovare la Sicilia più intima: casolari immersi nel silenzio, antichi muretti a secco, profumi di erbe selvatiche trasportati dal vento.
La Sagra
Il momento migliore per scoprire Mazzarrone è agosto, quando il paese celebra la Sagra dell’Uva da Tavola. È una festa che profuma d’estate, tra degustazioni, musica e orgoglio contadino. Si cammina tra stand che offrono grappoli lucidi come perle, dolci, confetture e vini locali; e mentre assaggi, capisci che in quella dolcezza c’è tutta la storia di un territorio.
Mazzarrone non è un luogo da visitare per monumenti e piazze celebri. È un luogo da sentire. Da vivere lentamente, lasciandosi avvolgere dall’odore dei campi, dal ritmo delle stagioni, dalla sincerità della sua gente. È la Sicilia delle radici, quella che non ha bisogno di artifici per farti innamorare.
E quando riparti, magari con una cassetta d’uva sul sedile posteriore, ti accorgi che la vera ricchezza di Mazzarrone non sta solo nei suoi frutti, ma nel modo in cui riesce a restituirti un pezzo di autenticità, quella che spesso si perde tra le pieghe della vita quotidiana.
A Mazzarrone esistono tre chiese parrocchiali, San Giuseppe, Santa Maria del Rosario e Sacro Cuore, una per ogni quartiere principale, Piano Chiesa, Cucchi e Botteghelle, più una piccola chiesetta dedicata alla Madonna della Catena nella contrada Leva.
