Dopo aver lasciato Lisbona, l’itinerario mi avrebbe portato verso una delle tappe che attendevo con più curiosità: la Rocca di Gibilterra.
Un luogo particolare, quasi mitico, dove l’Europa sembra toccare l’Africa e il Mediterraneo si stringe fino a diventare una soglia.

Gibilterra sotto la pioggia – un incontro mancato
Quando sono arrivato nei pressi di Gibilterra, però, il cielo ha deciso di cambiare i miei piani.
Un temporale cupo, fitto, implacabile, ha avvolto la rocca e tutta la zona circostante.
Non era una semplice pioggerellina: era una parete d’acqua che non lasciava scampo, né spazio per attese inutili.
Sono rimasto in auto per qualche minuto, guardando quella sagoma che svaniva tra le nuvole scure.
Avrei voluto salire, visitarla, godermi la vista sullo Stretto… ma quando il viaggio chiama, bisogna anche saper accettare gli imprevisti.
Così ho rimesso la freccia, deciso a riprendere il mio percorso.
E, anche se non sono sceso dall’auto, già solo attraversare quella zona ha avuto il suo fascino particolare, quasi misterioso.

La Costa del Sol dalla strada – un susseguirsi di desideri
Con la pioggia che andava e veniva, mi sono ritrovato a percorrere la Costa del Sol lungo la strada costiera.
Un tratto che profuma di mare, luce e vita, anche quando il cielo resta incerto.
Ed è proprio questo contrasto – la luce mediterranea che si intravede tra le nuvole scure – a rendere il panorama incredibilmente suggestivo.

Ogni tanto il temporale si apriva quel tanto che bastava da farmi intravedere:
- Fuengirola, vivace e piena di vita,
- Puerto Banús, con i suoi yacht e l’eleganza scintillante,
- Marbella, distesa elegante tra mare e montagne.
Quante volte ho pensato di fermarmi!
Ogni uscita sembrava chiamarmi: “entra, dai un’occhiata, respira quest’aria”.
Ma quella giornata aveva un ritmo suo, particolare, come se il viaggio stesso mi stesse dicendo di non interromperlo.

Così ho continuato a guidare, lasciando scorrere la costa come un film attraverso il parabrezza.
Verso Málaga – una città che mi aspettava
Alla fine ho scelto di proseguire fino a Málaga, la tappa successiva.
La pioggia lentamente si attenuava, il mare ritrovava il suo colore, e la sensazione era quella di aver attraversato una delle coste più scenografiche di tutto il Sud Europa… anche solo dall’auto.
Certo, mi sarebbe piaciuto fermarmi, passeggiare nei porti, prendere un caffè con vista sulle spiagge dorate.
Ma il bello dei viaggi on the road è che lasciano sempre qualcosa in sospeso: una promessa, un motivo per tornare.
E quel tratto di costa, anche senza soste, mi ha dato proprio quello:
un assaggio di ciò che un giorno tornerò a vedere con più calma.

Arrivato a Málaga, ho preferito lasciare l’auto in un garage privato in pieno centro: volevo godermi la città senza pensieri, camminando tra le sue strade vivaci. Appena messo piede fuori dall’auto, ho sentito quell’energia tipica delle città che vivono tutto l’anno, non solo d’estate.

Mi sono addentrato nel centro storico, tra vicoli pieni di negozi, profumi di cucina andalusa e voci che rimbalzavano da un bar all’altro. La Cattedrale, imponente e luminosa anche con il cielo velato, mi ha colpito come sempre fanno le grandi architetture: ti costringono ad alzare lo sguardo e a rallentare il passo.

Tra una piazza e l’altra, ho incontrato diversi artisti di strada. Uno mi ha catturato in modo particolare: era vestito da genio, quello della lampada, e sembrava davvero uscirne fuori sospeso nel nulla. La gente si fermava incuriosita e, lo ammetto, anch’io sono rimasto lì qualche minuto a guardarlo domandandomi “ma come fa?”.

Girando per le vie, tra locali di tapas e luci decorative, ho percepito un’atmosfera particolare: era fine ottobre e l’intera città era immersa in un clima da Halloween. Zucche, maschere, ragnatele finte… ma sempre con quello stile vivace e colorato che gli spagnoli riescono a dare anche alle feste più cupe.

Málaga non è stata una tappa lunga, ma è stata intensa: una passeggiata piacevole, un assaggio di vita andalusa, una città che ti accoglie con semplicità e calore. Un altro tassello del mio viaggio che scendeva lungo la costa, verso nuove strade e nuovi respiri.

