Libertà d'espressione e di opinione

La libertà di espressione e di opinione dovrebbe essere il pilastro di ogni democrazia. Un valore universale, indivisibile, che non conosce “parti” né bandiere. Eppure, guardandosi intorno, sembra che oggi sia diventato un diritto “a senso unico”, gestito come una proprietà privata da chi pretende di essere l’unico interprete del bene e del male: la sinistra.

Non si contano i casi in cui esponenti o movimenti non allineati alla visione progressista vengono bollati con la solita etichetta: fascisti. Una parola usata come una clava, per silenziare l’avversario senza entrare nel merito delle sue idee. E così, mentre gridano alla libertà, sono i primi a impedire conferenze, comizi e dibattiti nelle università. Manifestare sì, ma solo se sei dalla loro parte. Parlare sì, ma solo se dici ciò che piace a loro. Un paradosso che stride con la tanto decantata “tolleranza” e che rivela, in fondo, una forma di intolleranza mascherata.

La sinistra si presenta come il baluardo della democrazia, ma non ha problemi a occupare case abusivamente, a scagliarsi contro le forze dell’ordine, a difendere l’immigrazione di massa senza mai farsi carico dei problemi che essa comporta. E non manca la disinvoltura con cui candidano ed eleggono figure finite al centro di scandali e accuse pesanti, come Aboubakar Soumahoro o Ilaria Salis. Due simboli che raccontano molto più di tante parole: i moralisti inflessibili con gli altri, indulgenti con sé stessi.

La verità è che la libertà di opinione non può essere a compartimenti stagni. O è di tutti, o non è di nessuno. Una democrazia matura deve accettare la pluralità delle idee, anche quelle scomode, anche quelle che non piacciono. Perché reprimere il dissenso con l’etichetta di “fascismo” non rende antifascisti: rende solo autoritari travestiti da democratici.

In un’epoca in cui il pensiero unico sembra voler dominare, difendere la libertà di parola non è più un gesto ovvio: è un atto di coraggio.

Di Giuseppe Cianci

E' necessario difendere la libertà di pensiero e di espressione oggi più che mai minacciata dal pensiero unico imposto da un sistema mediatico prevalente