La mia visita allo Stagnone nel 2011

Le Isole dello Stagnone di Marsala rappresentano uno dei paesaggi più evocativi e affascinanti della Sicilia occidentale: un luogo sospeso tra storia millenaria, natura protetta e tradizioni legate al sale e al vento. Situata lungo la costa nord di Marsala, la Laguna dello Stagnone è la più vasta della Sicilia e ospita un arcipelago di piccole isole ricche di fascino, tra cui spiccano Mozia, Isola Grande, Santa Maria e Scuola.

Le Isole dello Stagnone di Marsala: un tesoro naturale, storico e culturale nel cuore del Mediterraneo

La Riserva Naturale Orientata delle Isole dello Stagnone è una delle perle più suggestive dell’intera Sicilia. Questo ambiente lagunare, raro nel panorama italiano, è un mosaico di acque basse e calme, distese di saline scintillanti, mulini a vento, fauna migratoria e isole che custodiscono testimonianze antiche. È un paesaggio che incanta in ogni stagione, ma che al tramonto diventa un vero dipinto naturale, quando il sole si riflette sulle vasche del sale creando giochi di luce indimenticabili.

La Laguna: un ecosistema unico e protetto

Lo Stagnone deve il suo nome alle sue acque molto tranquille (“stagnanti”), rese tali dalla presenza dell’Isola Grande, che chiude la laguna come una barriera naturale.

Questa conformazione dà origine a:

  • acque basse e calde;
  • elevata salinità;
  • condizioni perfette per la crescita di specie vegetali rare come Posidonia oceanica e per la sosta degli uccelli migratori.

Tra gli animali più representativi troviamo:

  • fenicotteri rosa, presenti sempre più frequentemente;
  • aironi, cavaliere d’Italia e garzette;
  • la rara “nacchera” (pinna nobilis), mollusco protetto.
La mia visita a Mozia nel 2008

Mozia: un museo a cielo aperto

Cuore storico dello Stagnone è Mozia (o Mothia), una piccola isola che fu una delle più importanti città fenicie del Mediterraneo.
Fondata nell’VIII secolo a.C., fu un centro commerciale, militare e culturale di grande rilievo.

Oggi l’isola è interamente di proprietà della Fondazione Whitaker, che ne cura gli scavi e il museo. Tra i luoghi più significativi:

• Il Museo Whitaker

Custodisce reperti straordinari: ceramiche, gioielli, armi, monete e soprattutto il celebre Giovane di Mozia, statua greca del V secolo a.C. di una bellezza magnetica.

• Le Mura e la Porta Nord

Ancora in parte visibili, testimoniano la complessità difensiva della città fenicia.

• Il Tofet

Santuario sacro dei Fenici, luogo archeologico di grande importanza e mistero.

• La “Strada Sommersa”

Un’antica via fenicia che collegava Mozia alla terraferma. Con la bassa marea, parte del tracciato riemerge offrendo uno scenario unico.

Isola Grande: natura, saline e mulini a vento

L’Isola Grande, detta anche Isola Lunga, è la più estesa dell’arcipelago. Non ha un vero centro abitato, ma è un luogo dominato dalla natura incontaminata.

Al suo interno troviamo:

  • saline storiche, ancora oggi produttive, con vasche e cumuli di sale candido;
  • mulini a vento restaurati, simbolo iconico dello Stagnone;
  • piccole spiagge e insenature dall’acqua bassa e calda, ideali per famiglie e sportivi.

Le acque dello Stagnone sono famose nel mondo per il kitesurf: venti costanti e fondali bassissimi rendono questa laguna uno dei migliori spot d’Europa.

Isola di Santa Maria

Più piccola e meno famosa di Mozia, l’Isola di Santa Maria è un luogo privato ma visitabile in alcune periodi o eventi.
Qui sorgono:

  • vigneti storici;
  • una villa ottocentesca;
  • resti fenici e romani.

L’atmosfera è silenziosa, intima, perfetta per chi ama una dimensione più contemplativa.

Isola della Scuola

La più piccola delle quattro, chiamata così perché – secondo la tradizione – Dionisio di Siracusa avrebbe tenuto qui una sorta di “scuola militare”.
Oggi è disabitata, ma visibile perfettamente durante le escursioni in barca.

Il fascino delle saline: un patrimonio umano e paesaggistico

Le saline dello Stagnone sono una parte fondamentale dell’identità del luogo.
Da secoli, uomini e vento modellano insieme:

  • vasche geometriche;
  • pile di sale bianchissimo;
  • mulini a vento in legno.

Questo sistema tradizionale di estrazione del sale è diventato patrimonio culturale e paesaggistico, tanto da essere uno dei simboli della Sicilia nel mondo.

Il momento migliore per visitarle?
Il tramonto, quando cielo, acqua e sale si tingono di rosa, arancio e rosso, creando uno degli spettacoli naturali più celebri d’Italia.

Sport, enogastronomia e tradizioni

Lo Stagnone non è solo natura e storia, ma anche un polo perfetto per attività outdoor:

  • kitesurf e windsurf
  • escursioni in barca tra le isole
  • passeggiate naturalistiche
  • birdwatching

Dal punto di vista gastronomico, la zona è legata:

  • al vino Marsala, prodotto con metodi storici nelle cantine circostanti;
  • ai prodotti del mare;
  • ai piatti tipici trapanesi come pasta cu l’agghia, cous cous di pesce e dolci alle mandorle.

Un luogo senza tempo

Visitare le Isole dello Stagnone significa immergersi in un paesaggio che cambia continuamente ma resta sempre magico. È un luogo dove la storia si mescola alla natura, dove la luce scolpisce l’acqua e il sale, e dove, nel silenzio della laguna, si percepisce ancora il passaggio dei Fenici.

Un angolo di Sicilia che affascina, emoziona e resta nel cuore.

Di Giuseppe Cianci

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