Cesarò è un comune della provincia di Messina, con circa 2.800 abitanti, con buona parte del suo territorio all’interno del Parco dei Nebrodi, l’area protetta più grande della Sicilia. Nel suo territorio ricade anche la vetta più alta dei Nebrodi, il Monte Soro, oltre ai laghi Biviere e Maullazzo.
A Cesarò prevale l’attività contadina e la cucina locale fa uso di pochi ingredienti, facilmente reperibili, che vengono cucinati in maniera molto semplice ma arricchiti da aromi e spezie per esaltarne il sapore.
Qui ancora è molto diffuso l’uso della pasta fatta in casa e del pane di casa cotto nel forno a legna, per conservare i sapori della tradizione.
Cesarò ospita alcuni uffici del Parco dei Nebrodi, di cui rappresenta la porta d’ingresso, con un punto d’informazione ed assistenza per il turismo escursionistico e le visite guidate all’interno del parco. Inoltre Cesarò dispone dell’unica struttura ricettiva oggi esistente all’interno del parco, il rifugio Villa Miraglia, posto a circa 15 chilometri dal centro di Cesarò e a 21 da quello di San Fratello. Il rifugio dispone di circa una decina di posti letto ma riesce ad assicurare un servizio di ristorazione ai numerosi visitatori che, anche nel periodo invernale, amano trascorrere una giornata in montagna, avvolti nello spettacolo naturale offerto dal bosco.
Sotto trovate alcune strutture turistico ricettive dove soggiornare a Cesarò, dove dormire, mangiare o divertirsi a Cesarò e dintorni in provincia di Messina.
Palazzo Zito a Cesarò
Situato nel centro storico del comune di Cesarò, Palazzo Zito conserva la memoria di un passato ricco di tradizioni e di storia come la maggior parte del territorio siciliano che appare come uno scrigno pieno di gioielli. Palazzo Zito è la più importante dimora gentilizia della cittadina e sorge in una bella posizione dominante da cui è possibile ammirare enormi e suggestivi panorami sulla vallata del fiume Troina e sul vulcano Etna.
L’edificio è articolato su tre piani edificati in diversi periodi. L’inizio dei lavori è da attribuire sicuramente alla fine del 1600, così come se ne deduce da alcune scritte ritrovate al suo interno ma ampliamenti e lavori di restauro sono stati eseguiti in periodi successivi tanto da attribuirne l’intera e definitiva costruzione al ‘700.
Di notevole pregio artistico sono gli affreschi dipinti sulle volte dei piani superiori del palazzo così come di pregevolissima fattura risultano essere gli stucchi e gli stemmi gentilizi che si possono ammirare in diversi punti dell’edificio.
Il Palazzo Zito è oggi sede del Parco Naturale Regionale dei Nebrodi e al suo interno ospita il Museo della conoscenza dei Nebrodi. In alcuni suggestivi locali del palazzo, sono stati allestiti degli ambienti tematici che si riferiscono ad aspetti rilevanti della cultura materiale della civiltà contadina e pastorale dei Nebrodi.

Cesarò è adagiata in bella posizione sui fianchi scoscesi di un’aspra rupe e circondata da querceti e dalle faggete più ampie e integre del comprensorio. Da visitare a Cesarò i ruderi del Castello ducale, che conserva il bel portale barocco in pietra arenaria, segno dell’antico splendore, e la Chiesa Madre, il cui primo impianto risale al 1678, ove si trova un notevole Crocifisso su tavola della seconda metà del ‘400.
Interessanti anche la Chiesa di S. Antonio, la Chiesa di S. Maria delle Grazie e la Chiesa di S. Caterina.

Feste e sagre: festa del Patrono San Calogero (18 giugno e 21 agosto), palio (15 agosto), sagra del suino nero dei Nebrodi e del fungo porcino (ottobre), fiera del bestiame (16-17 giugno e 19-20 agosto).
