Castelmola è un piccolo comune in provincia di Messina, a vocazione turistica grazie alla vicinanza a Taormina. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. “Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia” questa è la scritta che trovate su una lapide del X secolo posta sulla facciata del Duomo, nella fortezza del piccolo Borgo di Castelmola, sopra Taormina, di cui restano ormai solo le mura normanne.
Quello che affascina a Castemola è l’ampio panorama che si può osservare da ogni angolo del borgo. Da qui, infatti, è possibile ammirare, in un sol colpo d’occhio, la costa ionica, il monumentale vulcano Etna, il golfo di Giardini Naxos, il Capo di Sant’Alessio, lo Stretto di Messina e persino le coste della Calabria.

La presenza del Castello di Mola, da qui si intuisce il nome del Borgo, è testimoniata non soltanto nel Medioevo, ma anche nelle guerre tra Francesi e Spagnoli. Un tempo si entrava nel paese attraversando una porta scavata nella roccia proprio alla base di una scalinata di pietra bianca lavica, mentre oggi, dopo lo spostamento della porta davanti al castello nel 1927, l’ingresso al paese è segnato da un antico Arco, testimonianza medievale, che domina Piazza S. Antonino.
La piazza, fatta di un mosaico in pietra bianca lavica, è praticamente una terrazza sulla splendida Taormina. Girando per le viuzze del borgo si scoprono i nomi delle vie con i numeri civici e le varie insegne in pietra e ferro battuto, all’interno di un paesaggio fatto di marciapiedi alberati e ombrosi e un arredo urbano molto curato, custode della “sicilianità”.

Quella che si trova affacciata sulla piazza è la Chiesa di S. Antonino, ora adibita ad Auditorium comunale, mentre a pochi passi dalla chiesa potrete ammirare lo splendido portale della Casa Sterrantino. Da visitare anche la Chiesa di San Giorgio, patrono e protettore della cittadina, costruita intorno al 1450 e ammirata in particolare per il suo campanile. In contrada Annunziata, si trova la chiesetta dell’Annunziata, edificata nel 1100 ca. dal normanno Re Ruggiero per ringraziare la Madonna della vittoria sui Saraceni. Qui a Castelmola potrete gustare il prodotto tipico del borgo, il vino alla mandorla che troverete sicuramente nello storico Caffè S. Giorgio, sempre in Piazza S. Antonino, fondato nel ‘700 dai monaci e adibito a taverna, oppure se vi piacciono le stranezze, a Castelmola non potete non andare al Bar Turrisi, il bar dedicato al fallo.

Tra cielo e mare, Castelmola è la corona che sta in testa a Taormina: un balcone sullo Ionio, un terrazzo con vista sull’Etna, una leggenda raccontata alla luna. Oltre l’ombra antica dei mandorli, l’ingresso nel borgo è arroccato in cima ad infiniti tornanti. Con le sue viuzze che s’intersecano e s’incontrano nella piazza principale, rivela subito il suo stampo medievale. La bellezza dell’antico arco che segna l’ingresso nel paese è esaltata da una gradinata in pietra calcarea su cui è posto. La piazza, realizzata a mosaico in pietra bianca lavica, restituisce l’atmosfera siciliana nei marciapiedi alberati in cui sono collocati i sedili in pietra e i belvedere dai quali l’occhio spazia con stupore su Taormina e sulla sua costa azzurra. Tutto questo e altro ancora è Castelmola.
Da visitare anche le cisterne per l’acqua del 367 a.C. e l’antica Porta Saraceni sul lungo percorso pedonale chiamato via dei Saraceni o Piano delle Ficare (nome che deriva dalla presenza di piante di fichi e fichi d’India).