All’alba lascio Valencia e punto deciso verso Madrid, finalmente con la certezza che il meteo sarà dalla mia parte.
Arrivo a Madrid e ingresso in città
Parcheggio fuori città e raggiungo il centro con la metropolitana, comoda e velocissima. È il modo migliore per entrare a Madrid: lasciarsi trasportare.

Appena esco, la capitale mi avvolge con la sua imponenza: palazzi enormi, viali larghi, un’energia che non si può descrivere. Madrid è viva, intensa, elegante.

Il Palazzo Reale e il cambio della guardia
La prima tappa è il Palazzo Reale, una meraviglia architettonica che domina l’area circostante.
Ed ecco la fortuna del viaggiatore: arrivo proprio mentre sta avvenendo il cambio della guardia.
Un momento solenne, cadenzato, che aggiunge un fascino particolare alla visita.
Il 1° novembre 2025, un sabato limpido e sorprendentemente mite, mi sono ritrovato davanti al Palacio Real di Madrid proprio nel momento perfetto: il cambio della guardia. Non lo avevo programmato, è stato uno di quei regali del viaggio che capitano quando meno te li aspetti.

La Cattedrale e le grandi vie della capitale
Attraverso la piazza e raggiungo la Cattedrale dell’Almudena, luminosa e imponente.
Poi inizio a perdermi piacevolmente tra le vie principali: negozi, caffè, edifici enormi, piazze aperte, monumenti ovunque.
Madrid è una capitale vera, nel senso più pieno del termine: non fa da scenografia, ti cammina accanto.

Una giornata che valeva due tentativi mancati
Questa visita ripaga in pieno i due tentativi precedenti falliti a causa della pioggia.
Madrid mi si mostra in tutta la sua bellezza, con un cielo limpido e quella luce che rende i palazzi ancora più imponenti.

Il viaggio prosegue verso la Francia
La giornata si chiude lasciandomi un senso di soddisfazione totale: finalmente Madrid.
Ora la strada punta verso Nizza, poi Genova, e infine la nave verso Palermo.
Un finale di viaggio degno di un grande itinerario on the road.
